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giovedì 31 gennaio 2013

ACQUA BENE COMUNE

La Casa dell'Acqua "bollente" a Buja

E' dalla campagna elettorale della primavera 2012 che si parla dell'apertura di una Casa dell'Acqua a Buja, intenzioni a cui non si è dato mai seguito e che alla fine hanno di recente generato accese polemiche sulla stampa. In particolare, ai giusti ed equilibrati rilievi sollevati dai gruppi consiliari di opposizione di Vivere Buja e Autonomia e Solidarietà c'è stata una ruvida e polemica risposta del Sindaco Bergagna apparsa a molti decisamente sopra le righe (link articolo MV). Pochi giorni fa è stata pubblicata una delibera che dispone l'apertura di un distributore automatico di acqua refrigerata naturale e gassata installata e gestita dalla ditta privata Over Land Srl. Potete scaricare qui la delibera e farvi un'idea autonoma sui contenuti che a noi appaiono in realtà non del tutto chiari. Di seguito qualche riflessione del nostro movimento Buja Bene Comune - Buja Par Ducj sulla questione generale e sugli atteggiamenti poco rispettosi delle idee altrui espressi dal Sindaco sulla stampa regionale.

La cosa più evidente prodotta fino ad ora dal dibattito sulla realizzazione di una Casa dell’acqua a Buja è l’incapacità del Sindaco a rispettare le opinioni altrui.
E sì che il tema dell’acqua e della sua gestione è uno di quelli centrali della nostra epoca: a livello locale ed anche globale.
Questo dovrebbe portare a riflessioni alte e ad atti concreti; che attengono al tema delle Case dell’Acqua ma che non possono limitarsi a queste. Devono invece allargarsi all'educazione al consumo, alla lotta agli sprechi, alla questione dell’efficienza del sistema distributivo, alla tutela delle nostre acque dall'inquinamento, al malfunzionamento dei depuratori.
Insomma: l’acqua come base della vita, l’acqua come bene comune.
E invece il Sindaco di Buja anche in questa occasione non fa uno sforzo per superare i suoi consueti comportamenti antidemocratici ed attacca due gruppi consiliari, Vivere Buja e Autonomie e Solidarietât, ed in particolare un consigliere, Fasiolo, che hanno commesso il supremo errore di formulare un proposta e di avere opinioni diverse dalle sue.
Ecco allora che Bergagna apostrofa i suddetti con termini inaccettabili, tanto più se pronunciati da un Sindaco.
Per sostenere le sue tesi poi si lancia nella più bieca demagogia sul cattivo utilizzo delle risorse pubbliche che generano nuove tasse per il cittadino. Con ciò dimenticando le imposte prodotte, ad esempio, da investimenti in opere pubbliche non certo prioritarie ed in mostre costose e poco seguite portate avanti da amministrazioni in cui lui non aveva certo un ruolo secondario. Queste sì generatrici di oneri non indifferenti per i bujesi.
Evidentemente se il Sindaco passa alle offese significa che non riesce a reggere il confronto. Un confronto che fin dall'inizio lo ha visto atteggiarsi in maniera ambigua e contraddittoria, facendo i doppi e tripli salti mortali per tenersi in carreggiata.
Si rilassi e abbia un atteggiamento di normale rispetto per chi non la pensa come lui; e magari palesi alla cittadinanza tutta il nome del privato che realizzerà la Casa dell’acqua e renda trasparente il meccanismo con cui si regoleranno i rapporti fra una pubblica amministrazione e questo novello idro-imprenditore.

STORIE DI EMIGRAZIONE


Il Rogo di Santa Maria nel Rio Grande do Sul in Brasile

Santa Maria nel Rio Grande do Sul (Brasile) è terra di emigrazione dal nord est dell'Italia. Alla fine dell'800 numerosi trentini, veneti e friulani hanno raggiunto quella zona dissodando terreni e fondando colonie.

Alcuni sono arrivati anche da Buja tanto da far sì che una zona in comune di Silveira Martins, vicino a Santa Maria, abbia assunto il nome di Val di Buja.

I cognomi dei "nostri" migranti sono Aita, Nicoloso, Guerra.

Domenica scorsa uno di loro, Ângelo Nicoloso Aita, è perito nell'immane tragedia che ha colpito l'intera comunità di Santa Maria: il rogo di una discoteca che è costato la morte a 234 giovani.

Di lui sappiamo poco; era studente universitario di veterinaria e tifoso del Gremio. La sua faccia sorridente ed il suo look "gaucho" campeggiano ancora sul suo profilo Facebook.

Di fronte a questi fatti è difficile trovare parole adatte ma noi vogliamo comunque far giungere la nostra vicinanza ai suoi familiari, ai friulani del Rio Grande do Sul ed all'intera comunità di Santa Maria così duramente colpita.

martedì 29 gennaio 2013

DAL GIORNO DELLA MEMORIA A BUJA

Domenica 27 gennaio 2013 un folto gruppo di cittadini bujesi si è riunito alle 12 sulla Piazza del Municipio per onorare il Giorno della Memoria, il ricordo di milioni di esseri umani inermi annientati, torturati e uccisi in nome di una folle ideologia che predicava la purezza della razza. Nel corso della breve ma profondamente sentita cerimonia organizzata dal nostro movimento sono stati letti scritti e testimonianze toccanti che hanno compreso bene tutti gli aspetti della voragine oscura che aveva inghiottito la nostra Europa tra gli anni '20 e '45 con l'affermazione del nazifascismo che ha causato guerre, deportazioni, la morte di decine di milioni di persone, la Shoah del popolo ebraico, l'accanimento sistematico su zingari, omosessuali, oppositori politici, menomati (a iniziare dai cittadini tedeschi portatori di disabilità). Città distrutte, umanità e dignità cancellate, irrise e calpestate. Questo ci rimane di uno dei periodi più tenebrosi che l'intera umanità abbia vissuto, non altro...non c'è un netto "più buono" da salvare in questo orrore, sia chiaro anche ai millantatori del nostro tempo.

Dopo le letture ci siamo recati alla stele che ricorda i deportati bujesi nei campi di sterminio e abbiamo deposto dei fiori ricordandone con un momento di silenzio e riflessione il sacrificio.

E' stata una giornata che ci ha unito, giovani e meno giovani, persone con diverse idee politiche. Tutti però coscienti che non si possano più permettere orrori come quelli raccontati di seguito, riportiamo i brani letti per l'occasione. 

Non dimentichiamo, verranno tempi in cui non ci saranno più reduci in vita a raccontare, in cui dovremo affidarci alla nostra memoria, ai documenti, alle testimonianze riportate e mantenere vivo il senso di umanità, di comunità, di condivisione e comprensione dell'altro e del diverso, di affetto tra donne e uomini di ogni parte del mondo. Questo è l'unico antidoto contro  altre scellerate avventure nei domini della morte. 

Grazie a tutti coloro che hanno voluto condividere questo momento.

Sull'indifferenza e la rimozione
(tratto da NECROPOLI di Boris Pahor) (apri qui il file)

Sui bambini nei campi di concentramento
(poesia di Joyce Lussu) (apri qui il file)

Perché non accada più
(poesia di Daniela Moreale, Liceo Classico Europeo Uccellis di Udine) (apri qui il file)

Sulla persecuzione degli omosessuali
(Testimonianza dello scrittore francese Pierre Seel) (apri qui il file)

Sulla persecuzione degli atleti ebrei (apri qui il file)

Sulla fede di fronte all'orrore (apri qui il file)

venerdì 25 gennaio 2013

27 GENNAIO - IL GIORNO DELLA MEMORIA A BUJA

Non avendo ricevuto alcuna risposta dal Sindaco e dall'Amministrazione del Comune di Buja il gruppo Buja Bene Comune - Buje Par Ducj ha organizzato per domenica 27 gennaio, "Giorno della Memoria" celebrato a livello internazionale, un momento di ricordo e di riflessione sull'orrore della Shoah (sterminio del popolo ebraico), sulla vergogna delle leggi razziali, sulla persecuzione dei nomadi e di altre etnie, di oppositori politici e di persone che hanno deciso di aiutare le vittime di questa persecuzione. 

Ci sono sopravvissuti dei campi di concentramento e di sterminio che per lunghi decenni non sono neppure riusciti a raccontare questa  voragine di follia e dolore, paralizzati dal terrore e dalla paura di non essere creduti. Poi qualcuno ce l'ha fatta a condividere con chi quell'inferno non l'ha vissuto memorie e paure, spinto dalla convinzione che se la propria vita era stata risparmiata ci doveva essere un senso profondo in questo. 

Il senso che molti di loro hanno inteso dare a questo ripercorrere strade di sofferenza che si era cercato di sigillare in qualche angolo remoto della memoria è semplice quando fondamentale: "dovevo parlare ai giovani affinché tutto questo non abbia più a verificarsi".

E allora, in onore alle vittime e ai sopravvissuti, e pure all'istituzione della Legge 211 entrata in vigore nel 2000 e di cui si riportano di seguito gli articoli,

Art. 1 La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.

Art. 2 In occasione del “Giorno della Memoria” di cui all'articolo 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere.

Buja Bene Comune - Buje Par Ducj
invita tutti i cittadini di Buja a partecipare ad un sentito momento di ricordo e di riflessione. 

Il ritrovo è fissato per 
domenica 27 gennaio alle ore 12.00 
presso la Piazza del Municipio a Buja

Saranno letti brani e poesie tratti in parte anche dalle testimonianze dei sopravvissuti ai campi di sterminio.

Ci auguriamo di vedere tanta gente perché l'oblio non scenda su questo abisso senza fine, perché chi ha dolorosamente riaperto la sua memoria a favore dei giovani e dell'umanità tutta non abbia rivissuto invano le atrocità di cui è stato vittima e testimone.

E lasciamo perdere per una volta di tirare in ballo altre tragedie, foibe, Cambogia, Gulag, Tibet, ecc. Domenica è dedicata alla memoria delle tragiche conseguenze che la folle ideologia nazista ha inflitto a milioni di persone, tra queste non dimentichiamo tante giovani vite consumate sui vari fronti (soldati, resistenza civile, ecc.) per fermare la macchina della morte che si stava mangiando l'Europa. 

giovedì 24 gennaio 2013

SULLA FUSIONE TRA COMUNI

Considerazioni di Buja Bene Comune 
su ipotesi fusione Comuni.

Abbiamo letto con interesse le dichiarazioni dei sindaci di Buja e Treppo Grande relative alla proposta di fusione dei propri comuni con Osoppo e, forse, con Colloredo di Monte Albano. Il primo cittadino di Buja aveva peraltro anticipato questa ipotesi in Consiglio comunale cogliendo un po’ in contropiede la propria maggioranza.

E’ indubbio che i percorsi amministrativi degli enti, in questi tempi di crisi, vadano nella direzione degli accorpamenti e del condividere servizi. Non si tratta ormai più di grandi scelte ma quasi di strade obbligate.

Il meccanismo però non funziona automaticamente ma deve essere messo in condizione di ben operare.
Devono essere creati i presupposti tecnici, amministrativi ed organizzativi per cui dal mettere insieme emerga un amalgama omogeneo e non una maionese “impazzita”.  Altrimenti il costo rischia di essere maggiore del beneficio.

Se l’esperienza di riferimento è, ad esempio, quella dell’Unione fra Buja e Treppo Grande le prospettive non sono certo rosee. Ad esclusione di qualche iniziativa positiva, ad esempio il servizio di Polizia Municipale, il resto è appesantimento burocratico, lentezza amministrativa, difficoltà a decidere e programmare.
Questa realtà viene in parte testimoniata dallo stesso sindaco di Buja che però, proseguendo nella politica degli annunci, fa balenare l’ipotesi fusione.

Ergo: per non attirare l’attenzione verso qualcosa che non funziona si cerca di rilanciare verso altri obiettivi più vistosi e più lontani. Dimenticando che già l’Unione era stata venduta come una grande innovazione in grado di migliorare la qualità della vita dei residenti di Buja e Treppo Grande.

Non vogliamo con questo dire che amministrare i comuni di questi tempi sia proprio un pranzo di gala; siamo però convinti che forse, prima di tutto, sarebbe il caso di cercare di far funzionare questa benedetta e giovane Unione per dimostrare ai cittadini che le scelte compiute sono state giuste.

Per cui prima di pilotare l’aereo impariamo a guidare l’auto e soprattutto cerchiamo di mettere in condizione la popolazione di capire e di conoscere pro e contro di queste operazioni e di come possono influenzare le loro vite. Proviamo soprattutto ad ascoltare con attenzione la sua opinione, quanto meno nei modi previsti dagli Statuti comunali.

martedì 22 gennaio 2013

SEMPRE SUL GIORNO DELLA MEMORIA

In attesa che l'Amministrazione di Buja batta un colpo in merito all'organizzazione di iniziative per ricordare l'olocausto del popolo ebraico nei campi di concentramento e sterminio nazisti in occasione del giorno dedicato alla memoria, domenica 27 gennaio, segnaliamo due appuntamenti organizzati in altri comuni a noi vicini decisamente interessanti:

Venerdì 25 gennaio ore 20:30 
CARVACCO - Treppo Grande (scarica qui la locandina)

Domenica 27 gennaio ore 17.00
TRICESIMO (scarica qui la locandina)


sabato 19 gennaio 2013

IL GIORNO DELLA MEMORIA


Pubblichiamo la richiesta che abbiamo inoltrato al Sindaco in relazione all'imminenza delle celebrazioni a livello nazionale del 27 gennaio a ricordo della Shoah e dell'olocausto subito dal popolo ebraico.  

oggetto: “Giorno della memoria” 2013

Come noto il 27 gennaio di ogni anno, a seguito dell’entrate in vigore nel 2000 della L. 211, si celebra il “Giorno della memoria” al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.

Si tratta di una delle occasioni più importanti per riflettere su questi temi e sul significato che ancora oggi essi assumono.

Ci pare importante che in tale riflessione vengano coinvolte in particolare le giovani generazioni e sull'esempio di quanto già fatto da numerose Istituzioni ed Associazioni si possa dare seguito anche nel nostro Comune per iniziativa dell’Amministrazione comunale a quanto previsto dall’art. 2 della citata Legge organizzando “cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere.”

Riteniamo che, considerato il poco tempo a disposizione, anche piccole azioni in tale direzione, quali, ad esempio, invitare le scuole a ricordare nelle classi il significato della giornata o la distribuzione a tutti gli alunni di un breve testo o di una poesia da pubblicare anche sulla home page del sito del Comune o ancora l’inserimento di un avviso sul display luminoso, possano rappresentare significativi segnali.

Auspicando un positivo riscontro alla presente proposta il nostro gruppo resta a disposizione qualora venga ritenuta necessaria una nostra collaborazione nello spirito di quanto sopra esposto.

Marco Virgilio e Stefano Santi


Prima di tutto vennero a prendere gli zingari 
Poesia di Bertolt Brecht

Prima di tutto vennero a prendere gli zingari
e fui contento, 
perché rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei
e stetti zitto, 
perché mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali,
e fui sollevato,
perché mi erano fastidiosi.
Ma poi vennero a prendere i comunisti,
e io non dissi niente, 
perché non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me,
e non c’era rimasto nessuno a protestare.