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mercoledì 16 maggio 2012

Buja: péso el tacon del buso


La  versione rilasciata da Duilio Aita, eletto consigliere comunale a Buja  tra le file della lista “Buja 2022”a sostegno del candidato  sindaco Stefano Bergagna, e riportata su MV di sabato 12 maggio, che attribuisce ad una  personale disattenzione il  non aver considerato l’incompatibilità alla carica  per  il compresente affidamento in gestione della piscina comunale, non convince e  come dire “xe pèso el  tacon del  buso”!  


Non convince per  tanti motivi tra cui:

  1. nella precedente tornata elettorale il medesimo  è stato ben attento a non accogliere l’invito a candidarsi  avanzato dalla compagine civica “Comunitat” e forse anche da altre, proprio perchè impegnato nella concomitante corsa all’aggiudicazione della gestione della piscina.
  2. La sua lista,  civica non per scelta ma per pretesa leghista, è collegata all’Udc, partito di cui l’ex sindaco e ora assessore provinciale Luca Marcuzzo è esponente di spicco. Questo, a quel tempo Sindaco, è stato attore nella definizione dei termini di quell’appalto  e perciò oggi non può essergli sfuggita  una incompatibilità così classica;
  3. Il  candidato sindaco di riferimento, Stefano Bergagna, che  ha sbandierato ai quattro venti una preparazione  di tutto rispetto, determinata da una gavetta politica  di lungo corso e da  una esperienza professionale invidiabile per i ruoli ricoperti nelle amministrazioni locali , e che  conosce profondamente i contenuti del contratto di affidamento della gestione della piscina (era vicesindaco),  avendo certamente presente i vincoli  e i conflitti d’interesse che questo poneva , non può  cadere dalle nuvole, ma avrebbe dovuto rilevarlo  con una certa tempestività alle liste della coalizione;
  4. Per quanto sopra è assolutamente legittimo pensare che la  candidatura di Duilio Aita sia stata fortemente voluta dai coordinatori di quella compagine e caldeggiata dal candidato sindaco nella comprensibile convinzione che Aita avesse una capacità davvero speciale di attrarre voti, proprio per la visibilità che la piscina e le attività collegate hanno concesso nel quinquennio trascorso alla sua persona. Per chi partecipa a  una campagna elettorale, la capacità di attrarre voti è,  in quella fase, l’unico elemento che conta ,  il resto si vedrà dopo.

Allora delle due  una:

  • a) O Duilio Aita, pur sapendo della  incompatibilità cui andava incontro,  convinto della sua capacità di attrazione di voti, è stato al gioco ”di squadra”, perché ciò pagava dal punto di vista elettorale, confidando  forse nella non elezione o affidandosi a ringraziamenti e scuse postume agli elettori ;
  • b) oppure, nel solo e remoto caso in cui avesse ignorato il problema in buona fede e  i suoi colleghi non avessero provveduto a metterlo in guardia , è stato  “ giocato” e utilizzato,  da chi tirava i fili,  quale “ fabbrica” di voti nel disprezzo della trasparenza e della volontà degli elettori.

Nel primo caso rinunciando ora all’incarico viene meno  all’impegno assunto in campagna elettorale, tradendo coloro che gli hanno dato fiducia e ciò è molto grave;  nel secondo caso, oltre a scusarsi con l’ elettorato, qualche sassolino dalla scarpa dovrebbe toglierselo prendendo pubblicamente le distanze da chi lo ha pilotato giocando sulla sua buona fede. Comunque sia bisogna che la  posizione sia chiarita fino in fondo, per parte sua con i propri elettori, mentre il Sindaco dovrà una spiegazione plausibile  e trasparente a tutti i cittadini per evitare che il nuovo Consiglio Comunale parta già con un cartellino giallo.

Michelangelo Savonitto  - Candidato della lista Buja Bene Comune- Buje par ducj