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martedì 16 ottobre 2012

E DOPO LA MODA...EVVIVA MUSOLESI!

Il Consiglio Comunale 
di giovedì 11 ottobre 2012
visto da Buja Bene Comune - Buje Par Ducj

Be', in realtà il titolo del post riguarda solo la fine dell'ultimo Consiglio Comunale ma in qualche modo si riallaccia alla fine del precedente. A quanto pare, infatti,  le ultime decine di minuti dell'assemblea consiliare bujese stanno trasformandosi in momenti catartici per il nostro Sindaco, un'esigenza insopprimibile di  liberare pensieri evidentemente non più deglutibili a tarda ora. Però, in effetti, non è ancora chiaro se trattasi di auto-purificazione o cedimento strutturale della corazza che non di rado chi si dichiara moderato indossa con malcelata fatica. 

Ecco quindi che dopo aver etichettato come mode del momento serie proposte di tutela del territorio o iniziative meritorie di coinvolgimento di bambini e ragazzi nella vita politica ed amministrativa del nostro Comune, siamo passati alla nostalgia per l'uomo che da solo sgominò le orde di zanzare che popolavano l'Agro Pontino e l'Agro Romano. Eh sì, si stava parlando dei progetti per riqualificare gli edifici scolastici di Buja quando, in zona Cesarini, a pochi minuti dalla chiusura della seduta, il pensiero del Sindaco è volato ad alta voce verso la gemellata Aprilia. Così, si è levata inattesa in sala la lode di Stefano Bergagna a colui che tanto bene fece all'Italia nel noto ventennio che ci traghettò felicemente al secondo conflitto mondiale. Il mito del grande condottiero che fa e disfa da solo sembra duro da scalfire in Italia! Certo, il tutto si è in fondo consumato in salsa gigionesca e l'incenso è stato asperso con il piglio di un allegro Galeazzo Musolesi “sturmtruppeniano” più che di un tosto e volitivo cavaliere mascellato. 
Tanto è bastato, tuttavia, a sciupare un po' l'atmosfera di tranquillo scambio di idee e opinioni che aveva caratterizzato quasi tutta la serata, e questo è detto in senso assolutamente non ironico. Il bonario richiamo della Consigliera Lizzi e la più ferma protesta con citazione del reato di apologia del fascismo del Consigliere Santi, hanno riportato nei binari il finale di seduta tra borbottii di disapprovazione e risate più o meno convinte. Per ora è così, i minuti finali dei Consigli bujesi sono a rischio, lo abbiamo capito. Quale esternazione ci toccherà la prossima volta? Accontentiamoci, se in futuro l'argine potesse tenere ancora quella mezz'oretta  in più saremmo a cavallo!

Si diceva del Consiglio che stava scivolando via in un clima sereno e costruttivo, gli interventi sono stati numerosi ed interessanti. Si è visto dibattito e la cosa non può che essere positiva. Va detto che il merito di questa vivacità va soprattutto attribuito ai gruppi di opposizione di Buja Bene Comune, Vivere Buja e Autonomia e Solidarietà. Da segnalare anche l'ottima presentazione dello studio sull'edilizia scolastica a cura dell'Ing. Andrea Tondolo. 

L'ordine del giorno consisteva in soli tre punti ed il voto era previsto sui primi due punti.

Si è votato rapidamente e all'unanimità il primo punto che portava all'approvazione del Consiglio i verbali della seduta del 27 settembre 2012. 

CONVENZIONE BUJA-TREPPO GRANDE
Più lungo e articolato il dibattito sul punto 2 relativo all'approvazione dello schema di convenzione per la gestione associata del servizio di segreteria Comune di Buja – Comune di Treppo Grande. Alla fine c'è stato il voto a favore da parte dell'intero Consiglio ma diverse sono state le critiche sollevate dall'opposizione e non solo da questa. Tanti interventi hanno condiviso l'emergenza di una certa superficialità nella stesura della convenzione, sia nella forma che nei contenuti. Il gruppo di Buja Bene Comune – Buje Par Ducj ha in particolare richiamato l'attenzione su alcuni dispositivi poco chiari o non del tutto convincenti, i principali qui riassunti: 

Si parla di servizio coordinato e in forma associata: in realtà a ciascun comune compete una parte più o meno consistente del monte ore di lavoro del Segretario ed è quindi più un sorta di part time per due enti separati che la gestione unitaria di un servizio. Non vi sono riferimenti ad alcun coordinamento né associazione di funzioni. 

La sostituzione per assenza, nel caso in cui i comuni convenzionati non avessero un vicesegretario non è disciplinata. Inoltre si fa riferimento al Sindaco Capo, in realtà si deve intendere il Sindaco del Comune capoconvenzione. 

L'indice applicato per la ripartizione delle ore di lavoro appare vago: cosa significa ripartizione oraria "proporzionale alle dimensioni degli apparati burocratici degli enti e alla complessità delle problematiche"? Queste ultime si determinano caso per caso o in maniera standard dopo un certo periodo di osservazione? Chi e come misura "DIMENSIONE DEGLI APPARATI" e "COMPLESSITA' DELLE PROBLEMATICHE"?

L'articolo 6 definisce la ripartizione del trattamento economico spettante al segretario; dalla lettura si desume che mentre il monte ore per Comune deve essere ancora definito (art. 5) la spesa è già attribuita a Buja per il 70% e a Treppo per il 30%. Buja dovrà anche anticipare le intere competenze mensili del segretario e Treppo rimborserà la sua quota una volta all'anno. Non pare una soluzione molto favorevole per Buja: 70% della spesa con l'anticipo anche del 30% e per contro una minor presenza in comune del segretario. 

Il monitoraggio della convenzione spetta ai soli Sindaci che si incontreranno almeno due volte l'anno con il segretario per verificare l'andamento e il rispetto dei patti sottoscritti. Anche in questo caso pare scarso come coordinamento.

A conclusione del dibattito la convenzione, già approvata dal Comune di Treppo Grande, viene approvata dal Consiglio.

STUDIO EDILIZIA SCOLASTICA
Ampia e interessante l'ultima parte dell'assemblea che ha visto come protagonista la scuola, in particolare i progetti di adeguamento o rifacimento degli edifici scolastici di Buja. Lo scambio di idee è stato preceduto da un'esaustiva e curata presentazione degli studi volumetrici commissionati dall'Amministrazione all'Ing. Adrea Tondolo. Con dovizia di particolari è stato illustrato quello che per l'Amministrazione in carica è da considerarsi l'opzione “A”. Si tratta dell'ampliamento e ristrutturazione dell'edificio di Collosomano (attualmente scuola primaria “P. Menis”) che ospiterebbe la scuola secondaria di primo grado e della creazione del polo scolastico unico per le scuole primarie in località Tonzolano. Contemporaneamente verrebbero dismesse le scuole di Avilla e Madonna. Il tutto prevede una spesa approssimativa superiore ai 6.000.000 di euro su base edilizia convenzionale. 

Interessante la discussione che ha seguito la presentazione e che ha dimostrato come questo annoso problema che grava sul nostro Comune non veda ancora una soluzione condivisa. Unica nota curiosa il totale silenzio dell'Assessore alla Cultura Alberto Guerra che sembra sopportare annoiato e con una certa fatica lo scambio di opinioni in Consiglio. Forse almeno in questo caso due parole avrebbe potuto spenderle visto l'argomento. 

Al momento nessuna ipotesi sembra godere del necessario consenso e molti invece sono ancora gli elementi poco conosciuti per poter aiutare il raggiungimento di una proposta concreta. Il gruppo consiliare di Buja Bene Comune insiste quindi nel riproporre con convinzione la necessità di avviare un processo partecipativo che veda il coinvolgimento di tutti i soggetti portatori di interesse. Intendiamo l’Amministrazione comunale, l’Istituto comprensivo ed i suoi organi di gestione ma anche le famiglie, i comitati di borgata e tutti quanti si sentono portatori di idee o proposte sul tema. Nessuna pregiudiziale verso la soluzione presentata e neppure un inutile parlare attorno al problema  per rinviare a tempo indeterminato la decisione in merito. L'intento di Buja Bene Comune – Buje Par Ducj è di raggiungere la massima condivisione su una proposta che tenga conto di tutti gli elementi in gioco (economici, sociali, ambientali), ponendo al centro la qualità del fare scuola per le prossime generazioni di bujesi. 

Non si può negare che il pur dettagliato studio non è deputato a valutare se sia meglio una grande scuola o più scuole piccole e a misura di bambino, non propone una soluzione rispetto alla fine che faranno gli edifici attualmente utilizzati dopo l'eventuale realizzazione del progetto. La viabilità, la sosta, il trasporto di bimbi e ragazzi sono ancora problemi aperti, come la gestione delle mense e dei centri sportivi. E come rispondiamo al potenziale impoverimento delle frazioni che perderanno un riferimento? Senza dimenticare, infine, le risorse economiche che in tempi di crisi appaiono tutt'altro che certe mentre altri tagli di spesa potrebbero sopravvenire come ricorda la Consigliera Lizzi.

Dal confronto ampio potrebbero nascere i presupposti per un ripensamento più moderno delle strutture scolastiche a Buja, non semplicemente un progetto limitato al rispetto delle norme minime di sicurezza e all'economia di realizzazione. Pensiamo ad una proposta innovativa, ben strutturata e articolata, in grado di cogliere tutti i benefici dei più recenti studi sull'ottimizzazione degli ambienti in cui si svolge l'attività didattica e all'uso di materiali e architetture che limitino al massimo i consumi energetici e richiedano minore manutenzione rispetto alle strutture convenzionali. Sappiamo che oggi non ci sono sostanziali aggravi della spesa seguendo questa strada e che comunque questi vengono riassorbiti da un'apprezzabile economia nella gestione corrente. 

Vediamo quindi con molto favore, prendendo spunto dalla proposta del consigliere Giacomini (Vivere Buja), la richiesta al Consiglio comunale di creare un’apposita commissione che gestisca con regole chiare e trasparenti il processo partecipato e lo faccia diventare un fondamentale  momento di scelta democratica diretta di un’intera comunità. Forse questa può essere la vera “rivoluzione” che può permettere a Buja di guardare con fiducia e serietà alla soluzione di un problema che si sta trascinando oramai da troppo tempo, come giustamente osservato da Rudi Fasiolo (Vivere Buja) e, con motivazioni diverse, dall'Assessore Roldano Serafini della maggioranza. 

Non si tratta quindi si aggiungere parole su parole a parole già dette ma di partire finalmente battendo percorsi di ampia democrazia e rappresentanza perché le scuole sono di tutti e la condivisione deve essere il faro nella scelta finale.

Siamo sempre più convinti che, al di là dei tempi il più possibile stretti che vengono auspicati da tutti, la strada maestra resti quella ben evidenziata nel programma elettorale di Buja Bene Comune – Buje Par Ducj, un percorso collettivo che il Sindaco Bergagna dovrebbe rileggersi con più attenzione e che speriamo venga accolto senza procrastinare oltre decisioni assolutamente necessarie. 

L'istruzione deve essere in cima alle priorità della politica europea, nazionale, regionale e locale. 

Dopo l'intermezzo di Saudade per il bel tempo andato all'ombra del Littorio, regalatoci come ciliegina finale dal Sindaco Bergagna, l'assemblea si è conclusa attorno alla mezzanotte.