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sabato 27 ottobre 2012

SCUOLE E FINANZIAMENTI


Riportiamo di seguito il testo integrale della lettera al direttore pubblicata ieri dal quotidiano Il Messaggero Veneto in merito alla situazione adeguamento edifici scolastici di Buja. Abbiamo ritenuto doveroso precisare alcuni aspetti di sostanza dopo aver letto un articolo del giornale di alcuni giorni prima.

Scuole a Buja: c’è il problema dei finanziamenti
Il titolo enfatico relativo alla “Rivoluzione a Buja nelle scuole” mal rappresenta una realtà ancora piuttosto nebulosa e ingarbugliata. I 7 milioni di euro necessari a dare corpo alla soluzione prospettata nello studio presentato in Consiglio comunale non ci sono, né sembra cosa facile reperirli.
Al momento invece permane una situazione oggettiva di quattro edifici scolastici costruiti nel post terremoto e perciò piuttosto obsoleti, una popolazione scolastica assai diversa da quella di metà anni Settanta, modificate esigenze educative e una situazione non certo rosea della finanza pubblica. Elementi di un problema di non certo facile soluzione a cui si assommano altre questioni come quelle connesse con la viabilità, i trasporti degli studenti, le mense e la loro gestione, gli impianti sportivi per le scuole, la gestione della fase transitoria nel caso di avvio di lavori di rifacimento o ristrutturazione. Per non parlare poi del tema connesso con l’ulteriore impoverimento sociale delle frazioni in cui alcuni degli edifici attualmente funzionanti si trovano o del che fare dei consistenti volumi delle scuole che dovessero essere abbandonate. La complessità della questione, di cui a Buja si parla ormai dagli anni ’90, ha per ora prodotto alcuni studi e molte idee, spesso anche alternative fra di loro anche all’interno della stessa maggioranza. Di concreto nulla, anche in anni recenti in cui forse sarebbe stato più facile accedere ai finanziamenti necessari e in cui le Amministrazioni hanno preferito investire in altre opere. La stato di fatto è che attualmente nessuna ipotesi sembra godere del necessario consenso e molti invece sono ancora gli elementi poco conosciuti per poter aiutare il raggiungimento di una proposta concreta. Per questo motivo il gruppo consiliare di Buja Bene Comune ha inteso, anche in consiglio comunale, riproporre con convinzione la necessità di avviare un serio processo partecipativo che veda il coinvolgimento di tutti i soggetti portatori di interesse che oltre all’Amministrazione comunale sono l’Istituto comprensivo ed i suoi organi di gestione, ma anche le famiglie, i comitati di borgata e tutti quanti si sentono portatori di idee o proposte sul tema. Un tanto non per rinviare sine die la decisione ma per permettere in un tempo determinato di raggiungere la massima condivisione su una proposta che tenga conto di tutti gli elementi in gioco (economici, sociali, ambientali), ponendo al centro la qualità del fare scuola per le prossime generazioni di bujesi. Dal confronto più ampio potrebbero inoltre nascere i presupposti per un ripensamento più moderno delle strutture scolastiche a Buja, non semplicemente un progetto limitato al rispetto delle norme minime di sicurezza e all’economia di realizzazione. Pensiamo a una proposta innovativa, ben strutturata e articolata, in grado di cogliere tutti i benefici dei più recenti studi sull’ottimizzazione degli ambienti in cui si svolge l’attività didattica e all’uso di materiali e architetture che limitino al massimo i consumi energetici e richiedano minore manutenzione rispetto alle strutture convenzionali. Sappiamo che oggi non ci sono sostanziali aggravi della spesa seguendo questa strada e che comunque questi sono riassorbiti da un’apprezzabile economia nella gestione corrente. Per questo si è voluto, prendendo spunto dalla proposta del consigliere Giacomini (Vivere Buja), chiedere al Consiglio comunale di creare un’apposita commissione che gestisca con regole chiare e trasparenti il processo partecipato e lo faccia diventare un serio momento di scelta democratica diretta di un’intera comunità. Forse questa può essere la vera “rivoluzione” che può permettere a Buja di guardare con fiducia e serietà alla soluzione di un problema che si sta trascinando oramai da troppo tempo. 

Stefano Santi e Marco Virgilio, consiglieri comunali di Buja Bene Comune – Buje par Ducj