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mercoledì 3 luglio 2013

LA NOSTRA VISIONE PER LA CASA DI RIPOSO

Pubblichiamo il testo documento, elaborato congiuntamente e sottoscritto da Buja Bene Comune Buje par ducj, VivereBuja-ViviBuje e Autonomia e solidarietà-Autonomie e solidarietat, proposto alla discussione del Consiglio Comunale.

I nostri gruppi hanno sempre visto il complesso Centro anziani – Casa di Riposo come luogo integrato nel tessuto comunitario di Buja, accogliente ed inclusivo.
La logica della sua esistenza sta nei valori su cui è stata creata e si è fondata per decenni la Casa di Riposo a Buja; la stessa che nel post - terremoto ha prodotto la costruzione di un contesto intrecciato e comunicante con il resto della comunità, secondo un criterio volto a soddisfare le richieste differenziate delle fasce più anziane della nostra cittadinanza e di quanti arrivano da altri comuni. L’esperienza dell’UTE appare come una buona pratica in tal senso.
I nefasti eventi del 2003 e le successive scelte gestionali hanno in buona parte smantellato questo quadro di riferimento con effetti negativi frutto di gestioni politico - amministrative discutibili, che ricadono pesantemente sulla situazione attuale.
Situazione su cui è importante compiere scelte chiare, avendo però presente che scegliere significa avere più opzioni a disposizione e non solo quelle prospettate dal Sindaco che estremizza tra un’esternalizzazione con molte incognite da sciogliere e la minaccia di chiusura, a fronte di un quadro informativo ancora piuttosto carente.
Alla luce di queste considerazioni e delle informazioni ricevute e raccolte in quest’ultimo periodo, ci sentiamo di formulare una proposta che tenga conto della storia della Casa di Riposo, del recente passato del complesso Centro Anziani – Casa di Riposo, delle ristrettezze economiche del bilancio comunale e della necessità, fondata su una nostra profonda convinzione, di un rilancio, prima di tutto sociale, dei luoghi destinati ad accogliere con dignità la vita degli anziani; sulla base di criteri di affetto, stima, solidarietà e professionalità.
Una proposta attenta ed aperta al contributo partecipativo di quanti pensano di poter intervenire sulla questione, articolata nei 7 punti di seguito riportati:
  1. La gestione del complesso del centro anziani deve restare in capo al Comune e va considerata come un tutt’uno ( casa di riposo, alloggi, spazi attualmente non utilizzati) anche in termini di bilancio;
  2. Gli attuali appalti vanno ridefiniti in maniera unitaria valutando in questo anche la possibilità di un’unica cucina assieme alle scuole e la riorganizzazione e valorizzazione motivazionale e professionale del personale. Questo eviterebbe pericolosi salti nel buio e darebbe la possibilità di monitorare con puntualità l’andamento socio – economico del complesso al fine di futuri eventuali aggiustamenti gestionali;
  3. E' necessario puntare ad un utilizzo sistematico degli spazi non impiegati, anche studiando formule innovative con usi diversi e/o plurimi (es. casa famiglia, centro diurno, ….) anche di natura sperimentale, studiati e condivisi, con l’Ambito socio - assistenziale di riferimento, facendo rete con i comuni limitrofi per l’attivazione di nuovi servizi o l’ampliamento di quelli esistenti;
  4. Va definita ed approvata una mozione unitaria di tutto il Consiglio comunale da inviare alla regione per il rilascio dell’autorizzazione per l’ampliamento dei posti esistenti per i non autosufficienti ( non sarebbero nuovi posti, ma revisione delle autorizzazioni) o comunque per rinegoziare le quote assegnate;
  5. In tempi brevi va realizzata una serie di incontri con l’ Azienda socio sanitaria, ed in particolare il suo Distretto, per definire con chiarezza le migliori strategie per una gestione inclusiva del patrimonio umano rappresentato dagli anziani di Buja e da quanti attorno a Buja gravitano e per valutare la possibilità di nuove forme di utilizzo anche con modelli sperimentali e/o nuove tipologie di servizi. Va studiata inoltre, assieme all’ASS, all’Ambito Socio-Assistenziale e alle Amministrazioni Comunali limitrofe che hanno strutture residenziali per anziani, la possibilità di rendere maggiormente efficienti le strutture stesse, anche ipotizzando una loro messa in rete, una condivisione dei costi per i servizi e/o altre forme di abbattimento dei costi.
  6. Va attivata al più presto la Commissione del Centro anziani che, avvalendosi della collaborazione di esperti interni alla Commissione stessa o esterni, possa monitorare la situazione e formulare proposte per riorganizzazioni ed utilizzi innovativi delle strutture esistenti;
  7. E' necessario e strategico realizzare un sistema di consultazione ed informazione della cittadinanza su questi specifici temi.

Buja, 1 luglio 2013



VivereBuja ViviBuje
Sonia Aita, Rudi Fasiolo, Maurizio Giacomini

Autonomia e solidarietà Autonomie e solidarietat
Aldo Calligaro

Buja Bene Comune Buje par ducj
Stefano Santi, Marco Virgilio