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giovedì 28 novembre 2013

SUL PROGETTO SCUOLA

Pubblichiamo alcune considerazioni sul progetto scuola proposto dall'amministrazione comunale inviateci da un cittadino bujese.

Senza entrare nel merito della scelta evidenzio in questa maggioranza - da molto tempo la stessa pure in qualche personaggio chiave - una mancanza di progettualità a lungo termine. Non sono passati molti anni quando la giunta Marcuzzo (vicesindaco Bergagna), tentava di chiudere una scuola. Sì per risparmiare ma soprattutto per adibirla a centro d'aggregazione giovanile.
Ero presente a quel consiglio (anche l'attuale sindaco), e la delibera è stata gestita in maniera maldestra dal sindaco Marcuzzo. Praticamente la giunta proponeva di chiudere una scuola elementare ed il consiglio doveva decidere quale, senza nessun progetto complessivo alle spalle. C'era solo da spendere il denaro stanziato dalla giunta regionale (Tondo), mi pare di ricordare 400 mila euro. Per fortuna l'opposizione non ha abboccato, non solo, a questo punto neppure la maggioranza era più tanto d'accordo visto che da sola avrebbe dovuto sobbarcarsi l'onere di decidere quale plesso chiudere.
A questo punto si sospendeva il consiglio per giungere al ritiro della delibera. In un momento della pausa, il consigliere (anche regionale) Ciani si avvicinava al sindaco ed in una sorta di "fuori onda" mi è parso di sentirlo affermare che col cavolo avrebbe fatto arrivare a Buja i soldi per il centro giovanile se sapeva che avrebbe provocato tutto sto casino. Non commento.
Le cose sappiamo come sono andate, i fondi bisognava spenderli e si è individuata l'area di proprietà della parrocchia a Urbignacco. Ed anche qua non commento.
Il punto è un altro, cosa è cambiato in pochissimi anni perché una giunta dello stesso colore, presieduta dall'allora vicesindaco e con due assessori riconfermati, riprendano una decisione quasi simile a quella che loro stessi avevano prima presentata e poi ritirata?
Mistero, anche perché già allora le casse erano vuote, già allora c'erano problemi strutturali agli edifici scolastici. Potevano già allora avere più coraggio e andare per quella strada o forse le elezioni erano troppo vicine?
Il nocciolo della questione è che si sono investiti fondi pubblici su un'area privata avendo a disposizione ben due plessi pubblici ove intervenire. Plessi che ove dismessi e non trovando collocazione sul mercato privato, cadrebbero a pezzi in pochissimo tempo. D'altra parte
se non ci sono soldi per adeguarli come scuola, figuriamoci se si trovano solo per mantenerli inutilizzati.
Ribadisco il mio pensiero, coloro che governano da anni Buja mancano completamente di progettualità, soprattutto quando si tratta della scuola ed ora si corre ai ripari con questa soluzione. Ma questa è un'altra storia.
 
Mauro Pignataro