La versione rilasciata da Duilio Aita, eletto consigliere comunale a Buja tra le file della lista “Buja 2022”a sostegno del candidato sindaco Stefano Bergagna, e riportata su MV di sabato 12 maggio, che attribuisce ad una personale disattenzione il non aver considerato l’incompatibilità alla carica per il compresente affidamento in gestione della piscina comunale, non convince e come dire “xe pèso el tacon del buso”!
Non convince per tanti motivi tra cui:
- nella precedente tornata elettorale il medesimo è stato ben attento a non accogliere l’invito a candidarsi avanzato dalla compagine civica “Comunitat” e forse anche da altre, proprio perchè impegnato nella concomitante corsa all’aggiudicazione della gestione della piscina.
- La sua lista, civica non per scelta ma per pretesa leghista, è collegata all’Udc, partito di cui l’ex sindaco e ora assessore provinciale Luca Marcuzzo è esponente di spicco. Questo, a quel tempo Sindaco, è stato attore nella definizione dei termini di quell’appalto e perciò oggi non può essergli sfuggita una incompatibilità così classica;
- Il candidato sindaco di riferimento, Stefano Bergagna, che ha sbandierato ai quattro venti una preparazione di tutto rispetto, determinata da una gavetta politica di lungo corso e da una esperienza professionale invidiabile per i ruoli ricoperti nelle amministrazioni locali , e che conosce profondamente i contenuti del contratto di affidamento della gestione della piscina (era vicesindaco), avendo certamente presente i vincoli e i conflitti d’interesse che questo poneva , non può cadere dalle nuvole, ma avrebbe dovuto rilevarlo con una certa tempestività alle liste della coalizione;
- Per quanto sopra è assolutamente legittimo pensare che la candidatura di Duilio Aita sia stata fortemente voluta dai coordinatori di quella compagine e caldeggiata dal candidato sindaco nella comprensibile convinzione che Aita avesse una capacità davvero speciale di attrarre voti, proprio per la visibilità che la piscina e le attività collegate hanno concesso nel quinquennio trascorso alla sua persona. Per chi partecipa a una campagna elettorale, la capacità di attrarre voti è, in quella fase, l’unico elemento che conta , il resto si vedrà dopo.
Allora delle due una:
- a) O Duilio Aita, pur sapendo della incompatibilità cui andava incontro, convinto della sua capacità di attrazione di voti, è stato al gioco ”di squadra”, perché ciò pagava dal punto di vista elettorale, confidando forse nella non elezione o affidandosi a ringraziamenti e scuse postume agli elettori ;
- b) oppure, nel solo e remoto caso in cui avesse ignorato il problema in buona fede e i suoi colleghi non avessero provveduto a metterlo in guardia , è stato “ giocato” e utilizzato, da chi tirava i fili, quale “ fabbrica” di voti nel disprezzo della trasparenza e della volontà degli elettori.
Nel primo caso rinunciando ora all’incarico viene meno all’impegno assunto in campagna elettorale, tradendo coloro che gli hanno dato fiducia e ciò è molto grave; nel secondo caso, oltre a scusarsi con l’ elettorato, qualche sassolino dalla scarpa dovrebbe toglierselo prendendo pubblicamente le distanze da chi lo ha pilotato giocando sulla sua buona fede. Comunque sia bisogna che la posizione sia chiarita fino in fondo, per parte sua con i propri elettori, mentre il Sindaco dovrà una spiegazione plausibile e trasparente a tutti i cittadini per evitare che il nuovo Consiglio Comunale parta già con un cartellino giallo.
Michelangelo Savonitto - Candidato della lista Buja Bene Comune- Buje par ducj