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lunedì 24 novembre 2014

CONSIGLIO COMUNALE

E' stato convocato un nuovo Consiglio comunale!
Molti dei punti all'ordine del giorno sono interpellanze e mozioni dei Gruppi di opposizione.


L'assemblea si terrà
GIOVEDI' 27 NOVEMBRE 2014 ALLE ORE 20.30
presso la Sala consiliare del Comune di Buja
 
http://www.spiral.it/BBC/lettera convoc.C.C. 27.11.2014.pdf
 
clicca sull'anteprima per tutti i dettagli della convocazione e l'ordine del giorno completo
 
Tutti sono invitati a seguire i lavori del Consiglio

domenica 23 novembre 2014

CONVEGNO SUL PAESAGGIO AD ARTEGNA

Segnaliamo questa interessante iniziativa in calendario ad Artegna la prossima settimana e dedicata ai temi della tutela del territorio e dei paesaggi molto cari al nostro movimento:

Mercoledì 26 novembre alle ore 18
 
Sala Consiliare del Comune di Artegna
 
LA SOSTENIBILITA' PAESAGGISTICA
NEL COMPRENSORIO DEL GEMONESE
 
http://www.spiral.it/BBC/Locandina convegno paesaggio 26_11.pdf
 
 
clicca sull'anteprima qui sopra per aprire la locandina con tutti i dettagli

mercoledì 12 novembre 2014

ATTIVITA' IN CORSO

Continua l'attività di proposta e stimolo all'Amministrazione da parte di Buja bene comune che autonomamente o in collaborazione con i gruppi di Vivere Buja e Autonomie e Solidarietât ha depositato al protocollo del comune 2 nuove mozioni e 3 interpellanze. Toccano temi importanti quali quelli dell'energia, della cultura, della viabilità e della casa dell'acqua. Ci auguriamo che vengano portate quanto prima all'attenzione del Consiglio comunale. Cliccate sui vari titoli per consultare i documenti.


INTERPELLANZE

Casa dell'acqua
Politiche energetiche
Incrocio via Pravilegio


MOZIONI

Ecomuseo delle acque
Commissione rifiuti

venerdì 7 novembre 2014

INCONTRO DEL GRUPPO GIOVANILE L@Rete

Invitiamo a diffondere questo VOLANTINO per il primo incontro del gruppo di aggregazione giovanile intercomunale L@ Rete a cui hanno aderito anche alcuni ragazzi della Consulta Giovanile di Buja.

Verrà presentato il progetto “LAB YOUNG” finanziato dalla Regione FVG con  € 10.000. (risultato tra i 28 progetti scelti su 140 presentati).

“L'aggregazione giovanile L@Rete nasce dall'iniziativa di 30 ragazzi e ragazze provenienti dai Comuni di Treppo Grande, Buja, Cassacco e Colloredo di Monte Albano che hanno sentito la necessità di fare network per realizzare iniziative comuni che permettano di esprimere e incentivare le singole competenze scientifiche, tecniche, artistiche e culturali.”

“Il progetto LAByoung   nasce con la finalità di diffondere la creatività giovanile e sensibilizzare la comunità alla tutela del patrimonio artistico, culturale e naturalistico del nostro territorio creando una rete di collaborazione tra giovani di diverse fasce di età e di differeniti comuni di appartenenza.
I laboratori saranno per i giovani un luogo d'incontro tra tradizione e innovazione dove sperimentarsi in iniziative scientifiche, ambientali, culturali e artistiche che verranno proposte e divulgate a livello collinare e non solo.
Verranno promosse delle iniziative tali che i giovani dei diversi comuni conoscano e fruiscano delle diverse offerte museali e culturali presenti nelle rispettive comunità.
I diversi laboratori, la rappresentazione teatrale e il risultato degli studi storici locali che verranno testimoniati dai video sono finalizzati a diffondere la cultura e la tradizione locale. Verrà utilizzato il canale youtube come cassa di risonanza a livello internazionale e verrrà promosso e diffuso nei paese europei gemellati con i comuni di appartenenza dei giovani.”

“L'iniziativa LAByoung  e l'aggregazione giovanile L@Rete nasce con l'idea di dare risposte concrete alle  aspettative dei giovani delle diverse fasce di età incentivandone la creatività e il pluralismo di espressione in tutte le sue manifestazioni.
I giovani di Treppo Grande, Buja, Cassacco e Colloredo di M.A. vogliono fornire un esempio di collaborazione virtuosa tra comuni limitrofi atta a rafforzare le singole progettualità e a creare legami sinergici tra i comuni stessi.
Al momento il centro d'interesse si è focalizzato su tre diversi ambiti: scientifico-tecnologico, ambientale e artistico.
Il laboratorio scientifico-tecnologico vuol essere una fucina di idee sulle quali i giovani possano non solo confrontarsi ma, con il supporto di persone competenti e della strumentazione necessaria poter realizzare progettualità comuni e creare strumenti tecnologici ideati, studiati e progettati dai ragazzi stessi.
Si prediligerà la lavorazione e l'impiego cari alla nostra tradizione popolare: l'argilla e il legno. Si svilupperanno dei gruppi di lavoro, all'interno del laboratorio mirati ad apprendere e diffondere la preparazione di piatti tipici della tradizione culinaria collinare e a proporre e divulgare i principi della cucina scientifica in modo da integrare la tradizione con l'innovazione.
L'obiettivo di questo laboratorio è anche quello di essere di supporto a livello tecnologico alle esigenze che potrebbero sorgere negli altri laboratori del progetto in modo da creare una sinergia tra questo che sarà il laboratorio cardine e gli altri che verranno istituiti.
Il laboratorio ambientale invece ha l'obiettivo di coinvolgere un gruppo di giovani che avranno il compito di pensare ad un progetto di abbellimento dell'ambiente e degli spazi verdi con una progettazione mirata e creativa di riqualificazione del territorio urbano.  I giovani attueranno un'opera di sensibilizzazione presso l'opinione pubblica e si faranno promotori attivi e partecipi per la trasformazione degli spazi verdi in un progetto complessivo e integrato tra pubblico e privato.
Il laboratorio artistico, infine, si focalizzerà sulla messa in scena di una rappresentazione teatrale che sia testimone della storia del nostro territorio. Nelle generazioni più mature la comunità di Treppo Grande e Buja vantano da sempre una  consolidata esperienza nella tradizione teatrale. Con questo laboratorio ci si pone l'obiettivo di avvicinare i giovani alla recitazione per permettere alla comunità la continuità di questa importante forma artistica.
Verrà aperto un canale you tube  in cui si racconterà gli eventi più significativi della nostra storia locale e la documentazione video delle attività svolte nei vari laboratori.
Per tutte le attività si è pensato di interagire e fare rete con le realtà professionali e associative dei paesi coinvolti non solo per creare dei punti di incontro tra le diverse generazioni ma anche per trovare le competenze e i consigli delle persone che negli anni hanno sviluppato ed arricchito le nostre comunità.
Per ogni laboratorio si individueranno due giovani responsabili che tengano la regia delle diverse azioni, si organizzeranno incontri non solo per la realizzazione delle diverse attività di ciascun laboratorio ma anche di condivisione tra i componenti dei diversi laboratori.”

lunedì 3 novembre 2014

4 NOVEMBRE

In occasione della ricorrenza del 4 novembre pubblichiamo questa bella e profonda lettera scritta dal Sindaco di Messina Renato Accorinti, indirizzata ai sindaci italiani e dedicata ai temi della pace e del disarmo a 100 anni dalla prima guerra mondiale.

4 NOVEMBRE: 100 ANNI DALLA PRIMA GUERRA MONDIALE
 APPELLO AI SINDACI
RIFLESSIONI SULLA GUERRA E LA VIA DEL DISARMO

I cento anni dall’inizio della prima guerra mondiale sono un’occasione per fermarsi a riflettere.
Cento anni trascorsi in cui l’umanità ha conosciuto il flagello di due guerre mondiali, che hanno portato indicibili afflizioni all’umanità, e di tante altre guerre, molte delle quali ancora in corso. L’esperienza della guerra ha ferito in modo indelebile la coscienza collettiva. Una ferita sempre aperta, che ha come simbolo per eccellenza due delle più estreme aberrazioni umane: le bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki e i campi di concentramento nazifascisti.
Ma, dagli abissi del profondo dolore e cordoglio, gli uomini hanno recuperato il senso dell’appartenenza ad un’unica famiglia umana e si sono riuniti insieme per tracciare un nuovo percorso per il popolo della terra; e superando differenze culturali, politiche e religiose hanno consegnato ai posteri la speranza della pace.
Appena subito dopo la guerra nacquero l’ONU (1945), la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo (1948) la Costituzione Italiana (1948) e a seguire tanti altri patti internazionali a tutela della vita e dei diritti, oltre che umani, dell’intero pianeta e di tutte le forme di vita. I nostri padri costituenti affermarono in modo inequivocabile la scelta etica che la repubblica nascente aveva assunto da quel momento in poi. All’articolo 11 della nostra Costituzione sancirono per sempre che “l’Italia ripudia la guerra”.
Il pericolo di perdere questo patrimonio di consapevolezza è altissimo. Mi ritornano in mente le inquietanti ed emblematiche parole di Reagan: “Il tenore di vita degli americani non è negoziabile”. Concetto assimilato da molte altre nazioni. Nei fatti molti stati hanno violato questi accordi e continuano a calpestare tutti i diritti umani in nome di un presunto diritto più grande: quello di tutelare ed aumentare il proprio benessere a qualunque costo. Il risultato è l’arricchimento di pochi e l’impoverimento di gran parte del mondo. Risorse rubate, povertà, morte ed enormi flussi di migranti che scappano dagli orrori della guerra a causa delle politiche egoistiche occidentali.
Mi piace invece ricordare le parole illuminate del nostro presidente della Repubblica e Capo delle Forze Armate, Sandro Pertini, che disse: “Svuotate gli arsenali strumenti di morte. Riempite i granai fonte di vita”.
Mi piace ricordarle anche a voi tutti, amici sindaci. Perché abbiamo il dovere di ascoltare quell’esortazione e farla nostra, consapevoli delle enormi carenze con le quali siamo costretti ad amministrare le nostre città, chiedendo di riconvertire le enormi ed insopportabili spese militari in investimenti sulla scuola, sui servizi essenziali per i più deboli, compresi i nostri fratelli migranti, sulla messa in sicurezza dei territori, sulle infrastrutture essenziali che danno slancio ad economia e lavoro.
Sulla scuola in particolare ci tengo a soffermarmi, perché vera fucina di pace, ricordando la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani che all’art.26, comma 2, dichiara: “L’istruzione deve essere indirizzata al pieno sviluppo della personalità umana ed al rafforzamento del rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali. Essa deve promuovere la comprensione, la tolleranza, l’amicizia fra tutte le Nazioni, i gruppi razziali e religiosi, e deve favorire l’opera delle Nazioni Unite per il mantenimento della pace”.
Il grande compito della scuola è formare le nuove generazioni, i nuovi cittadini, insegnando lo spirito critico e la cultura della partecipazione e della nonviolenza con l’obiettivo di costruire una società consapevole dei propri diritti e doveri, nella quale le sottoculture mafiose non possano più attecchire.
In questi anni i governi hanno progressivamente ridotto i finanziamenti erogati ai comuni e noi sindaci, avamposto dello Stato, siamo spesso lasciati soli in prima linea, impossibilitati a dare risposte, a poter soddisfare tutti quei diritti e servizi sacrosanti che i nostri concittadini ci chiedono giornalmente.
Ottenere tutto questo attraverso la riconversione delle spese militari sarebbe una enorme svolta spirituale e culturale che cambierebbe il corso della storia.
Liberiamoci finalmente dal timore di osare di chiedere con forza che l’Italia (il cui patrono, San Francesco d’Assisi, è icona di pace e fratellanza fra tutti gli esseri viventi) diventi avanguardia di una nuova politica nonviolenta abbandonando per sempre la via della guerra e scegliendo la via di pace. In nome della libertà, dell’uguaglianza e della fratellanza tra tutti i membri della famiglia umana.
Invito tutti noi ad unirci in un gesto simbolico, silenzioso, nella memoria ed in nome di tutti i caduti in guerra, esponendo durante la cerimonia del 4 Novembre la bandiera della pace.
 
Messina, 3 Novembre 2014
 
Renato Accorinti
Sindaco della città di Messina