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domenica 28 luglio 2013

CONVOCAZIONE CONSIGLIO COMUNALE

Si informa che è stata convocato un nuovo Consiglio Comunale. 

Il consiglio Comunale è convocato in seduta ordinaria pubblica di prima convocazione presso la Sede del 


Comune di Buja - Sala Consiliare 

in data 31/07/2013, alle ore 20:00 

per la trattazione del seguente ordine del giorno:
  1. Approvazione verbali precedente seduta del 18 luglio 2013.
  2. Approvazione Programma triennale 2013/2015 ed elenco annuale dei lavori pubblici - Art. 7 della L.R. 31 maggio 2002 n. 14.
  3. Approvazione Piano delle alienazioni i valorizzazioni immobiliari (Art. 58 D.L. 112/2008). 
  4. Variazione aliquota dell'addizionale comunale dell'IRPEF.
  5. Approvazione Regolamento per la disciplina e l'applicazione del tributo comunale sui rifiuti e sui servizi.
  6. TARES: approvazione Piano Finanziario e relativa relazione illustrativa.
  7. Approvazione tariffe del tributo comunale sui rifiuti e sui servizi per l'anno 2013.
  8. Approvazione Piano annuale per il conferimento di incarichi di studio, consulenza, ricerca e collaborazione. Anno 2013.
  9. Approvazione del Bilancio di previsione 2013, del Bilancio pluriennale 2013/2015, della Relazione previsionale e programmatica 2013/2015.
  10. Riapprovazione Accordo di programma per la realizzazione dei lavori di completamento della Ciclovia Alpe Adria (FVG1) nei comuni di Osoppo e Buja.
  11. Mozione su promozione e sostegno ecopannolini.
Invitiamo tutti a partecipare numerosi.

martedì 16 luglio 2013

CONVOCAZIONE CONSIGLIO COMUNALE

Si informa che è stata convocato un nuovo Consiglio Comunale. All'ordine del giorno da segnalare diversi punti importanti in discussione tra cui l'approvazione del rendiconto dell'esercizio finanziario 2012 e la mozione sulla Casa di Riposo oggetto di molte riunioni plenarie negli ultimi tempi. 

Il consiglio Comunale è convocato in seduta ordinaria pubblica di prima convocazione presso la Sede del 


Comune di Buja - Sala Consiliare 

in data 18/07/2013, alle ore 20:00 

per la trattazione del seguente ordine del giorno:
  1. Approvazione verbali precedente seduta dell'8 maggio 2013.
  2. Esame osservazioni/opposizioni alla Variante n.37 al Piano Regolatore Generale Comunale. Approvazione.
  3. Approvazione del rendiconto esercizio finanziario 2012.
  4. Approvazione Regolamento per esecuzione in economia di lavori, forniture e servizi.
  5. Mozione su Casa di Riposo.
  6. Interrogazione del gruppo consiliare BUJA 2022 avente ad oggetto:" Percorso di affidamento esterno e gestione della casa di Riposo di Buja".
  7. Indirizzi in merito alla gestione della Casa di Riposo.
  8. Approvazione aliquote IMU anno 2013.
  9. Integrazione in CAFC Spa del ramo servizio idrico integrato Citta' di Udine in capo ad AMGA Spa - incorporazione in CAFC Spa di FRIULENERGIE Srl - Determinazioni.
  10. Mozione su promozione e sostegno eco-pannolini.
Invitiamo tutti a partecipare numerosi.


venerdì 12 luglio 2013

SUL FUTURO DELLA SCUOLA A BUJA

Ospitiamo volentieri questa riflessione di una cittadina bujese inviata all'indirizzo e-mail appositamente aperto sul portale del Comune di Buja per accogliere commenti e proposte sul futuro assetto delle scuole cittadine:

Ho utilizzato la mail messa a disposizione della commissione per le proposte relative alla eventuale costruzione di un nuovo polo scolastico a Buja. 

Di seguito il mio messaggio:

Un polo scolastico? due? tre?
Ho seguito con costante attenzione i lavori della commissione dedicata all'argomento e ho notato che, non senza ragione, la questione economica ha avuto nell'affrontare il discorso un'importanza preponderante. Pur non volendo essere un sognatore, attività che di questi tempi non ti dà più non solo da mangiare ma neppure materiale da sognare, continuo a rimanere perplessa riguardo alla quasi nulla attenzione riservata a uno scenario che porterebbe all'accentramento dei o del polo scolastico.
Evidentemente le frazioni in cui sono presenti oggi le scuole primarie non ricevono un indotto economico proveniente anche indirettamente dalla loro localizzazione, ma potremmo dire con certezza che il processo di depauperizzazione già iniziato molti anni fa, a mio avviso anche per via di una mancata politica 'sociale' e dunque aggregativa e peggiorata negli anni in questo senso, non riceverà in questo modo il colpo di grazia?
Credo infatti che la scelta che andremo a compiere (continuo a volermi sentire implicata in questo processo che desidero massimamente partecipativo) debba tenere conto anche di quello che accadrà sulla scena sociale: senza scuole, tanto Madonna che Avilla saranno presto frazioni morte, anche perché prive o private anche anticipatamente di prospettive. Perché, infatti, pensare negli anni a parchi, giardini pubblici, centri sociali, case della musica e chi più ne ha più ne metta, in luoghi di fatto distanti dalla presenza di bambini e ragazzi, che a quel punto saranno diventati solo zone residenziali? Nessun progetto di piazze che rivivono, in cui i più piccoli possono giocare a campana, in cui gli anziani si siedono sotto i portici e semplicemente guardano, o più semplicemente ancora, vivono una vita di paese. Diventerà, piuttosto,  a mio parere, qualcosa il cui interesse scemerà un poco per volta, sostituito da altri, più attinenti alla realtà che si vivrà in quei frangenti.
Non sono nostalgica, ma credo che si debba fare molta attenzione a decidere per soluzioni che, in qualche modo, permetterebbero l'assenza di problemi per alcuni anni, quale è per esempio la costruzione di un polo ex novo. Mi piace invece pensare che ci si debba adattare ai cambiamenti man mano che accadono, seguendoli un poco per volta, con la lungimiranza delle piccole opere, piuttosto che delle grandi opere. Che certamente appagano di meno anche l'occhio, che sembrano non portare a nulla, ma che, se guardate da vicino, seguono invece i contorni, i perimetri, gli spazi, la gente.
In definitiva la mia richiesta è la seguente, di pensare tre poli, uno a Collosomano, per la secondaria, e due sui siti attuali di Avilla e Madonna, per le primarie. Suggerirei uno studio della viabilità che permettesse solo l'arrivo in scuolabus, con la strada interdetta a partire dalle reciproche piazze fino alla 'ferrata' ad Avilla e fino alla palestra a Madonna, con esclusione dei festivi. Questo percorso forzato porterebbe molti meno genitori a muoversi in automobile e molti più bambini a desiderare di andarci a piedi per almeno un breve tratto, se non usano il Pedibus. Quest’attività è qualcosa che con l’andare degli anni abbiamo, o meglio hanno perso e che è un momento speciale dell’andare a scuola, passando a chiamare l’amico, rendendosi quanto possibile indipendenti nei percorsi stradali.
Il milione di euro a disposizione dovrebbe servire all'ammodernamento dei due poli delle primarie, dato che non coprirebbe neppure lo scheletro della secondaria, che a mio avviso andrebbe iniziata e finita il più velocemente possibile, ma essendo il plesso di Collosomano il migliore (fra i peggiori) potrebbe proprio quello permettere una sorta di prova generale, utilizzando la struttura più o meno com'è una volta fatte le modifiche più urgenti e sistemando temporaneamente gli scolari delle primarie fra Treppo, Avilla e Madonna.

Cordialmente,
Silva Ganzitti

mercoledì 3 luglio 2013

LA NOSTRA VISIONE PER LA CASA DI RIPOSO

Pubblichiamo il testo documento, elaborato congiuntamente e sottoscritto da Buja Bene Comune Buje par ducj, VivereBuja-ViviBuje e Autonomia e solidarietà-Autonomie e solidarietat, proposto alla discussione del Consiglio Comunale.

I nostri gruppi hanno sempre visto il complesso Centro anziani – Casa di Riposo come luogo integrato nel tessuto comunitario di Buja, accogliente ed inclusivo.
La logica della sua esistenza sta nei valori su cui è stata creata e si è fondata per decenni la Casa di Riposo a Buja; la stessa che nel post - terremoto ha prodotto la costruzione di un contesto intrecciato e comunicante con il resto della comunità, secondo un criterio volto a soddisfare le richieste differenziate delle fasce più anziane della nostra cittadinanza e di quanti arrivano da altri comuni. L’esperienza dell’UTE appare come una buona pratica in tal senso.
I nefasti eventi del 2003 e le successive scelte gestionali hanno in buona parte smantellato questo quadro di riferimento con effetti negativi frutto di gestioni politico - amministrative discutibili, che ricadono pesantemente sulla situazione attuale.
Situazione su cui è importante compiere scelte chiare, avendo però presente che scegliere significa avere più opzioni a disposizione e non solo quelle prospettate dal Sindaco che estremizza tra un’esternalizzazione con molte incognite da sciogliere e la minaccia di chiusura, a fronte di un quadro informativo ancora piuttosto carente.
Alla luce di queste considerazioni e delle informazioni ricevute e raccolte in quest’ultimo periodo, ci sentiamo di formulare una proposta che tenga conto della storia della Casa di Riposo, del recente passato del complesso Centro Anziani – Casa di Riposo, delle ristrettezze economiche del bilancio comunale e della necessità, fondata su una nostra profonda convinzione, di un rilancio, prima di tutto sociale, dei luoghi destinati ad accogliere con dignità la vita degli anziani; sulla base di criteri di affetto, stima, solidarietà e professionalità.
Una proposta attenta ed aperta al contributo partecipativo di quanti pensano di poter intervenire sulla questione, articolata nei 7 punti di seguito riportati:
  1. La gestione del complesso del centro anziani deve restare in capo al Comune e va considerata come un tutt’uno ( casa di riposo, alloggi, spazi attualmente non utilizzati) anche in termini di bilancio;
  2. Gli attuali appalti vanno ridefiniti in maniera unitaria valutando in questo anche la possibilità di un’unica cucina assieme alle scuole e la riorganizzazione e valorizzazione motivazionale e professionale del personale. Questo eviterebbe pericolosi salti nel buio e darebbe la possibilità di monitorare con puntualità l’andamento socio – economico del complesso al fine di futuri eventuali aggiustamenti gestionali;
  3. E' necessario puntare ad un utilizzo sistematico degli spazi non impiegati, anche studiando formule innovative con usi diversi e/o plurimi (es. casa famiglia, centro diurno, ….) anche di natura sperimentale, studiati e condivisi, con l’Ambito socio - assistenziale di riferimento, facendo rete con i comuni limitrofi per l’attivazione di nuovi servizi o l’ampliamento di quelli esistenti;
  4. Va definita ed approvata una mozione unitaria di tutto il Consiglio comunale da inviare alla regione per il rilascio dell’autorizzazione per l’ampliamento dei posti esistenti per i non autosufficienti ( non sarebbero nuovi posti, ma revisione delle autorizzazioni) o comunque per rinegoziare le quote assegnate;
  5. In tempi brevi va realizzata una serie di incontri con l’ Azienda socio sanitaria, ed in particolare il suo Distretto, per definire con chiarezza le migliori strategie per una gestione inclusiva del patrimonio umano rappresentato dagli anziani di Buja e da quanti attorno a Buja gravitano e per valutare la possibilità di nuove forme di utilizzo anche con modelli sperimentali e/o nuove tipologie di servizi. Va studiata inoltre, assieme all’ASS, all’Ambito Socio-Assistenziale e alle Amministrazioni Comunali limitrofe che hanno strutture residenziali per anziani, la possibilità di rendere maggiormente efficienti le strutture stesse, anche ipotizzando una loro messa in rete, una condivisione dei costi per i servizi e/o altre forme di abbattimento dei costi.
  6. Va attivata al più presto la Commissione del Centro anziani che, avvalendosi della collaborazione di esperti interni alla Commissione stessa o esterni, possa monitorare la situazione e formulare proposte per riorganizzazioni ed utilizzi innovativi delle strutture esistenti;
  7. E' necessario e strategico realizzare un sistema di consultazione ed informazione della cittadinanza su questi specifici temi.

Buja, 1 luglio 2013



VivereBuja ViviBuje
Sonia Aita, Rudi Fasiolo, Maurizio Giacomini

Autonomia e solidarietà Autonomie e solidarietat
Aldo Calligaro

Buja Bene Comune Buje par ducj
Stefano Santi, Marco Virgilio