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martedì 16 dicembre 2014

IL LEDRA FRA COMUNE DI BUJA E REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA

Qualche giorno fa il Messaggero Veneto ha pubblicato in due giornate successive notizie sulla questione Ledra ed allagamenti. A prima vista niente di nuovo rispetto a quanto già noto anche se a leggere fra le righe qualcosa di diverso dal solito lo si trova. 

Lo spunto per il primo dei due articoli infatti è che un nostro concittadino, Giuseppe De Marco gestore di un B&B a Campo di Sotto, ha preso carta e penna ed ha chiesto alla Presidente della Regione lumi sulla soluzione del problema delle esondazioni. La Presidente Serracchiani ha risposto in maniera puntuale e completa (vedi allegato) ed ha evidenziato come sui 250.000 euro inizialmente stanziati nel 2011 già 200.000 siano stati erogati al Comune di Buja nel medesimo anno, vista l’urgenza di realizzare gli interventi.

Questi però non sono stati ancora effettuati; i lavori previsti, consistenti nella sopraelevazione di un tratto di strada che collega Campo con San Floreano, verranno probabilmente e finalmente eseguiti nel 2015. E ciò si deve ad una ripresa dell’iter riattivato dopo che il nostro gruppo si era mosso per fare chiarezza sulla questione.

E’ evidente che fra l’assegnazione del 2011 ed i lavori da fare nel 2015 qualcosa si è inceppato diluendo i tempi di un’urgenza che non è stata affrontata come tale. E non ci si può sempre nascondere dietro i limiti imposti dal “patto di stabilità”.

Come riportato dall'articolo la Regione ha anche di recente stanziato ulteriori 200.000 euro per ripristini spondali che dovranno essere suddivisi fra Artegna, Buja e Gemona del Friuli (vedi allegato).

Ci auguriamo che i lavori previsti vedano la luce e che siano efficaci ma auspichiamo anche che si arrivi presto alla conclusione della stagione dei lavori puntuali, scollegati da quel quadro idraulico generale che solo un piano di bacino può garantire. In questo senso sembra che la Regione abbia recepito la richiesta tanto da aver inserito nella finanziaria per il 2015, in discussione in questi gironi, l’importo di 15.000 euro a favore del Comune di Artegna (referente della Consulta di bacino del Ledra) per gli studi e le attività connessi con l’analisi dello stato ambientale, la programmazione degli interventi e la gestione delle azioni finalizzate alla salvaguardia ambientale e idrogeologica del bacino del fiume Ledra. Un passo sicuramente importante e significativo ed anche un riconoscimento per la Consulta da cui l’amministrazione comunale di Buja è stata piuttosto assente negli ultimi tempi.

CONSIGLIO COMUNALE

Comunichiamo che è stato convocato un nuovo Consiglio comunale: 

VENERDI' 19 DICEMBRE ALLE ORE 20.30

Cliccate sull'anteprima qui sotto per aprire la convocazione completa


Come sempre invitiamo i cittadini ad intervenire numerosi

lunedì 1 dicembre 2014

E ANCHE SUL TURISMO VINCE L’AMMINISTRAZIONE DEL “NON FARE”

Non ci sembra che il Comune di Buja primeggi nel settore delle politiche turistiche; anzi non ci risulta proprio che ne abbia. Ciò che viene fatto in questo ambito avviene per iniziativa delle associazioni, Pro Buja in primis, e dei privati.

L’Amministrazione comunale ha invece alzato bandiera bianca nel settore. Non c’è una delega specifica al Sindaco o a qualche Assessore, né si ricordano interventi recenti. Insomma il Comune rinuncia senza colpo ferire ad una sua prerogativa di legge, dal momento che nella nostra Regione la L.R. 2/2002 evidenzia come le funzioni in materia turistica siano esercitate anche dai Comuni e ne precisa le competenze.

Di fronte a questa assenza in un settore interessante, e non poco, anche dal punto di vista economico, Buja bene comune  aveva proposto l’attivazione di una conferenza del turismo bujese in cui dare la possibilità ad Associazioni, operatori economici e singoli cittadini di confrontarsi e fare proposte per confrontarsi e formulare proposte sul tema. Un’iniziativa inclusiva da cui far nascere una strategia turistica per il nostro Comune da coordinare con il più ampio recente Piano regionale.
Come spesso accade la proposta ha avuto l’appoggio solo dei gruppi di Vivere Buja e del rappresentante di Autonomie e Solidarietât mentre è stata respinta in modo pregiudiziale dalla maggioranza, che evidentemente teme il coinvolgimento della cittadinanza nelle scelte in quanto potrebbero smascherare la cronica debolezza dell’attuale Amministrazione.

Una scelta miope che non indebolisce le forze di minoranza ma l’intera comunità bujese, impedendole di cogliere un importante opportunità in grado di produrre anche future ricadute economiche.