Qualche giorno fa il Messaggero Veneto ha pubblicato in due giornate successive notizie sulla questione Ledra ed allagamenti. A prima vista niente di nuovo rispetto a quanto già noto anche se a leggere fra le righe qualcosa di diverso dal solito lo si trova.
Lo spunto per il primo dei due articoli infatti è che un nostro concittadino, Giuseppe De Marco gestore di un B&B a Campo di Sotto, ha preso carta e penna ed ha chiesto alla Presidente della Regione lumi sulla soluzione del problema delle esondazioni. La Presidente Serracchiani ha risposto in maniera puntuale e completa (vedi allegato) ed ha evidenziato come sui 250.000 euro inizialmente stanziati nel 2011 già 200.000 siano stati erogati al Comune di Buja nel medesimo anno, vista l’urgenza di realizzare gli interventi.
Questi però non sono stati ancora effettuati; i lavori previsti, consistenti nella sopraelevazione di un tratto di strada che collega Campo con San Floreano, verranno probabilmente e finalmente eseguiti nel 2015. E ciò si deve ad una ripresa dell’iter riattivato dopo che il nostro gruppo si era mosso per fare chiarezza sulla questione.
E’ evidente che fra l’assegnazione del 2011 ed i lavori da fare nel 2015 qualcosa si è inceppato diluendo i tempi di un’urgenza che non è stata affrontata come tale. E non ci si può sempre nascondere dietro i limiti imposti dal “patto di stabilità”.
Come riportato dall'articolo la Regione ha anche di recente stanziato ulteriori 200.000 euro per ripristini spondali che dovranno essere suddivisi fra Artegna, Buja e Gemona del Friuli (vedi allegato).
Ci auguriamo che i lavori previsti vedano la luce e che siano efficaci ma auspichiamo anche che si arrivi presto alla conclusione della stagione dei lavori puntuali, scollegati da quel quadro idraulico generale che solo un piano di bacino può garantire. In questo senso sembra che la Regione abbia recepito la richiesta tanto da aver inserito nella finanziaria per il 2015, in discussione in questi gironi, l’importo di 15.000 euro a favore del Comune di Artegna (referente della Consulta di bacino del Ledra) per gli studi e le attività connessi con l’analisi dello stato ambientale, la programmazione degli interventi e la gestione delle azioni finalizzate alla salvaguardia ambientale e idrogeologica del bacino del fiume Ledra. Un passo sicuramente importante e significativo ed anche un riconoscimento per la Consulta da cui l’amministrazione comunale di Buja è stata piuttosto assente negli ultimi tempi.
E’ evidente che fra l’assegnazione del 2011 ed i lavori da fare nel 2015 qualcosa si è inceppato diluendo i tempi di un’urgenza che non è stata affrontata come tale. E non ci si può sempre nascondere dietro i limiti imposti dal “patto di stabilità”.
Come riportato dall'articolo la Regione ha anche di recente stanziato ulteriori 200.000 euro per ripristini spondali che dovranno essere suddivisi fra Artegna, Buja e Gemona del Friuli (vedi allegato).
Ci auguriamo che i lavori previsti vedano la luce e che siano efficaci ma auspichiamo anche che si arrivi presto alla conclusione della stagione dei lavori puntuali, scollegati da quel quadro idraulico generale che solo un piano di bacino può garantire. In questo senso sembra che la Regione abbia recepito la richiesta tanto da aver inserito nella finanziaria per il 2015, in discussione in questi gironi, l’importo di 15.000 euro a favore del Comune di Artegna (referente della Consulta di bacino del Ledra) per gli studi e le attività connessi con l’analisi dello stato ambientale, la programmazione degli interventi e la gestione delle azioni finalizzate alla salvaguardia ambientale e idrogeologica del bacino del fiume Ledra. Un passo sicuramente importante e significativo ed anche un riconoscimento per la Consulta da cui l’amministrazione comunale di Buja è stata piuttosto assente negli ultimi tempi.