Sebbene il più diffuso quotidiano
locale ci ignori quasi del tutto (pure tagliandoci chirurgicamente fuori dalla foto
allegata all’articolo) all’ultimo Consiglio comunale abbiamo anche noi espresso
una posizione sul Piano della zona industriale CIPAF.
Una posizione piuttosto chiara
In sintesi abbiamo detto che:
- stare 10 anni per fare un piano urbanistico ci
sembra un’enormità;
- evidentemente il grande ritardo con cui arriva ad
essere approvato non può essere solo responsabilità di un funzionario
regionale, come sostenuto dal nostro Sindaco, ma è in buona parte frutto
di cattive scelte politiche e gestionali da parte delle amministrazioni
dei comuni coinvolti;
- continuare a ragionare oggi con la testa di 10 anni
fa (che peraltro faceva già riferimento a modelli di sviluppo in voga
negli anni ’70) è sbagliato, fuorviante e rischioso:
- si è persa una grande occasione non facendo
accompagnare fin dall’inizio la stesura del piano da un processo
partecipativo che vedesse coinvolti tutti i soggetti interessati all’area
(Enti pubblici, imprenditori, sindacati, Aziende sanitarie, comitati
popolari locali);
- le perplessità avanzate dalla Regione anche
sull’ultima versione del piano erano largamente condivisibili. Il
documento infatti non spiega perché la zona debba prevedere nuove
edificazioni in un periodo di crisi in cui, tra l’altro, il numero di
strutture industriali abbandonate è molto alto;
- arrivati a questo punto sarebbe stato più opportuno
ragionare in termini di qualità che di quantità. Meno metri cubi di
cemento e più innovazione tecnologica, meno trasporto su gomma e più integrazione
con l’ambiente. Insomma bisognava compiere scelte coraggiose per costruire
un percorso verso una zona industriale moderna, competitiva e sostenibile.
Da qui:
il nostro voto negativo
Non contro l’idea di un piano
coordinato ed intercomunale ma contro questo pessimo piano che, così com’è fa
perdere un’occasione importante.
E la proposta
di un
incontro del Consiglio comunale con il Presidente del CIPAF per parlare
finalmente nella sede deputata del futuro della zona industriale.