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giovedì 20 giugno 2013

ARMATEVI E IO PARTO

Le fughe in avanti del nostro Sindaco sono una costante  e, perso l’appoggio del “padrino”Tondo, non rieletto,  non ci pensa due volte  ad attribuire a scelte sbagliate della precedente Giunta regionale forzista, quella cioè del suo partito,le difficoltà finanziarie che il Comune si trova ad affrontare per la Casa di riposo, rinnegando in un sol boccone i  compagni di merende promotori della sua ascesa politica. L’allievo non ha solo superato il maestro, ma lo ha anche buttato  dalla torre. Di necessità virtù!
 L’anno scorso,  alcune settimane prima  che il Consiglio Comunale si riunisse per deliberare   su aliquote e regolamento IMU,  era già stato distribuito a tutte le famiglie il notiziario dell’amministrazione con riportate, come adottate, le percentuali  e le regole di applicazione dell’ imposta municipale (l’argomento col titolo  “Modus operandi” era già stato postato sul blog di BBC nel marzo del 2012). 
La volontà di anticipare la campagna elettorale annunciando aliquote minime e sublimando la  candidatura a Sindaco era chiara.
Ora il dottor Bergagna ci riprova  alzando il tiro: in un colpo solo, da un lato anticipa ai giornali come decisa l’esternalizzazione dei servizi della Casa di Riposo, trascurando  l’incarico conferito per lo studio ad un’apposita commissione che non si è ancora espressa,  e  dall’altro annuncia  l’aumento  dell’IMU prima del dibattito consiliare.
Fra l’altro il bilancio 2012 non è stato ancora presentato e sorge il dubbio  che stiano venendo al pettine i nodi economici e contabili di un’ amministrazione comunale che in questi ultimi anni è stata molto cicala e poco formica.
 In questo quadro si inserisce la questione Casa di riposo quasi come causa di tutti i mali finanziari, ma sappiamo che non è cosi. La casa di riposo è un’istituzione storica di alto valore sociale  e la cui gestione può portare dei costi non  colmabili solo con le rette. La validità della struttura
non si misura dall'economicità di gestione, ma dalla qualità del servizio a prescindere. In passato l’equilibrio economico era favorito dalla presenza delle suore, per cui la loro sostituzione doveva essere accompagnata fin da subito da strategie economiche alternative più efficaci.
A Buja ci sono tante altre strutture, forse  socialmente meno importanti, per le quali si sostengono spese, si pagano interessi, si rimborsano prestiti e che probabilmente non raggiungono un equilibrio economico, ma di questo non si parla.
Signor Sindaco invece di perseguire la politica degli annunci e di interpellare i cittadini solo per mettere mano al portafoglio, sia meno  Bergagna  e un po’ Bergoglio, scenda dal suo piedistallo e dica loro la verità pubblicando i risultati economici di tutte le strutture comunali, li faccia partecipare alla gestione della cosa pubblica, alle scelte importanti per il futuro del paese.
Solo creando un rapporto diretto con tutta la popolazione ed una condivisione delle scelte e delle difficoltà, la Sua  funzione ha un senso. Noi cittadini dobbiamo sentire  il Sindaco come uno di noi, altrimenti la Sua figura rischia di diventare sempre più distante dalla realtà e dagli amministrati col rischio che, in un ottica di spending review, un giorno possa anch'essa essere esternalizzata.