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venerdì 13 giugno 2014

BUJA E L’ECOMUSEO DELLE ACQUE

Su questo blog abbiamo già evidenziato il fatto che in Consiglio comunale non si parli di enti e di associazioni sovracomunali di cui Buja fa parte se non dopo ripetute sollecitazioni da parte delle minoranze.

E’ stato così per il CIPAF e per la Consulta di bacino del Fiume Ledra. Tutto viene gestito “in casa” dal Sindaco che, se va alle riunioni, in genere poi nulla riferisce.
La stessa cosa accade per l’Ecomuseo delle Acque del Gemonese, istituzione di cui il Comune di Buja è socio assieme ad altri soggetti pubblici e privati.

L’Ecomuseo è una realtà del territorio che si occupa di conservarne attivamente la memoria e, basandosi su questa, di proporre iniziative volte alla promozione ed allo sviluppo sostenibile.
La sua attività è apprezzata non solo a livello locale ma anche nazionale; meno che dall’amministrazione di Buja. Infatti quando il Sindaco è stato sollecitato in materia ha sempre risposto che questa realtà non tiene conto delle proposte del nostro comune.

Per amore di verità bisogna riconoscere che molte e concrete sono state le iniziative in favore di Buja. Basti qui solo ricordare il riconoscimento di Presidio Slow Food avuto sia dal Pan di Sorc sia dal Formaggio delle Latterie di San Floreano e Campolessi.

Ma evidentemente il buon Bergagna non ricorda che San Floreano è a Buja o è infastidito dal successo di buone pratiche in cui lui non riesce ad apparire come il protagonista.
Peccato! Perché una leale e corretta collaborazione con l’Ecomuseo potrebbe dare più lustro e nuove prospettive al nostro comune, nell’ambito di un progetto comprensoriale in grado di essere sicuramente più efficace per dare visibilità e accesso a potenziali risorse.

Per tentare di uscire da questa situazione insieme agli altri gruppi di minoranza abbiamo inviato una lettera al Sindaco, a tutt'oggi senza risposta,  in cui gli chiediamo di invitare in tempi brevi il Presidente dell’Associazione CEA Mulino Cocconi - Ecomuseo delle Acque del Gemonese ad uno specifico incontro con il Consiglio comunale.

Speriamo che questo possa far cambiare l’attuale atteggiamento.