Legge 20 luglio 2000, n. 211
"Istituzione del "Giorno della Memoria" in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti"
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 177 del 31 luglio 2000
Art. 1
1. La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.
Art. 2
1. In occasione del "Giorno della Memoria" di cui all’articolo 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere.
Domenica 26 gennaio 2014 - la celebrazione del Giorno della Memoria a Buja |
Dal 2000 il popolo italiano ha deciso di istituzionalizzare una giornata dedicata al ricordo collettivo dell'abisso di disumanizzazione, violenza e morte rappresentato dalla persecuzione del popolo ebraico in primis, ma anche degli zingari, degli omosessuali, dei disabili, degli oppositori politici, ecc., perpetrata dal nazifascismo. La memoria e la trasmissione della memoria di quei tragici fatti ai più giovani è fondamentale affinché si tengano il più possibile a distanza i "demoni" sempre pronti a risvegliarsi nell'umanità, anche in culture e paesi avanzati. Nessuno deve sentirsi "vaccinato", l'orrore può sempre ripresentarsi e la storia ne è cruda testimone. L'indifferenza e l'ignoranza sono terreni fecondi, specie quando gli eventi si allontanano dal nostro orizzonte di vita e le generazioni passano.
A Buja i gruppi consiliari di Buja bene comune, Vivere Buja e Autonomia e Solidarietà hanno organizzato un semplice ma sentito momento di riflessione assieme a diversi cittadini domenica 26 gennaio. Ci siamo ritrovati uniti nel ricordo dei tragici eventi e nella condivisione degli intenti della Legge 211. Anche quest'anno abbiamo provato a coinvolgere tutto il Consiglio comunale nell'organizzazione delle celebrazioni ma ancora una volta senza esito e senza risposte.
Ci spiace ma ci auguriamo che la prossima occasione possa riunire tutti i cittadini ed i loro rappresentanti attorno alla lapide che ricorda le vittime bujesi con il pensiero esteso a tutte le vittime della barbarie.
Di seguito alcune delle testimonianze e delle riflessioni lette:
L'amico ritrovato
Il diario di Helga
Eugenetica e purezza della razza
Fuga di morte
Eccesso e banalità del male
Poesie
Pensiero ad alta voce
Si ringrazia Villiam Covasso per la concessione delle fotografie pubblicate in questo articolo. Molte altre foto dell'evento sono disponibili sul suo blog (clicca qui)